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L'INTERMINABILE STRADA PER L'AFFERMAZIONE DEL DIRITTO DEI BAMBINI ALL'EDUCAZIONE Proviamo a spostare le lancette dell'orologio non solo di un'ora?

di Aldo Fortunati

 

Proviamo a spostare le lancette dell’orologio non solo di un’ora? 

• Perché i nidi d’infanzia sono ancora chiamati asili nido?

• Perché la scuola dei più piccoli scommette su nuovi orientamenti che celebrino il sapere disciplinare?

• Perché nello 0-6 non passa l’idea che educazione e cura sono due facce della stessa medaglia?

• Perché educatori e docenti non hanno ancora lo stesso nome? E perché non possono lavorare insieme? Mentre possono incontrarsi solamente nelle esperienze di formazione?

• Perché a 10 anni dalla riforma della “buona scuola” continuano ad esserci gli accessi anticipati alla scuola dell’infanzia, mentre continuano a chiudere le scuole dell’infanzia e a non nascere nuovi nidi d’infanzia?

 

Ecco, anche soffermandoci sulle questioni richiamate dalle domande di cui sopra, si potrà riflettere sul fatto che lo 0-6 oggi rappresenta solamente in modo retorico l’idea che i primi 2000 giorni di vita sono il tempo in cui si disegna il possibile dell’individuo partendo dal riconoscimento e dalla valorizzazione della sua individualità/diversità.

 

Eppure, proprio lo 0-6 – mai tanto debole – è anche l’ultima spiaggia che resta:

• per rompere la riproduzione intergenerazionale automatica di tutte quelle bizzarre forme di pensiero che trasformano i bambini in bimbi (quando non in minori), che considerano sinonimi le parole donna e madre (non altrettanto uomini e padri) e che pensano che l’identità si afferma solo a patto che ci sia un diverso da interpretare come ingombro (quando non come nemico);

• e ancora – dilatando un po’ lo sguardo – per smettere di pensare che la guerra sia l’indispensabile strumento per regolare gli equilibri internazionali e che la pace derivi dal modo in cui tre persone – tanto per NON cambiare, uomini – decidono come riformulare la geografia politica del pianeta armando i confini e fantasticando di dove altro che su questa terra esportare questo tipo di intelligenza violenta, predatoria e distruttiva …

 

Davvero difficile che un cambiamento si generi senza passare da un modo nuovo di pensare – e praticare – l’educazione dei bambini.

 

Per approfondire vedi anche   https://www.secondowelfare.it/primo-welfare/linterminabile-strada-per-laffermazione-del-diritto-dei-bambini-alleducazione/








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